Il ruolo delle nuove generazioni di Smart Meter statici

In occasione del Forum UNI-CIG 2019, tenutosi a Milano il 12 e 13 Giugno scorsi, Giovanni D’Alberton, product marketing manager di MeteRSit è intervenuto in rappresentanza dello Smart Metering Group.
Nello specifico il suo intervento è ruotato attorno a due tematiche, la nuova generazione di smart meter statici e i nuovi utenti smart.
Le nuove tecnologie statiche sono senza dubbio proiettate verso il futuro, si parla infatti di contatori nativamente elettronici. Nelle tecnologie tradizionali si parte da un contatore meccanico per andare poi a sviluppare e integrare sullo stesso funzioni di tipo elettronico. Un dispositivo nativamente elettronico permette di fare aggiornamenti alla base che aprono a nuove funzionalità. È proprio ciò rappresenta il vero punto di forza dello statico.
Le nuove generazioni di contatori, siano essi di tipo statico o meccanico, offrono delle indubbie opportunità ma occorre essere consapevoli del fatto che ci pongono anche davanti ad alcuni rischi.
Sulla tecnologia NB-IoT si stanno eseguendo moltissime sperimentazioni ed è corretto in quanto è possibile sfruttarne i benefici offerti solo se si ha un’adeguata copertura dei dispositivi e un adeguato consumo della batteria; è giusto, quindi, favorire l’utilizzo delle nuove tecnologie ma con cautela, senza sperimentazione si rischia di fare danni. La priorità per i nuovi controlli, soprattutto quelli legati al flusso del gas e quelli anti-sismici, riguarda gli allarmi, occorre verificare che siano estremamente affidabili ed evitare falsi allarmi.
Ma da nuovi strumenti derivano anche nuovi problemi: “lo smart meter è un sistema smart se dialoga con un cliente smart”, come ha sostenuto D’Alberton nel suo discorso “altrimenti i benefici dello smart metering sono totalmente vani”, sottolinea il manager.
Il consumatore europeo dell’energia vanta dieci diritti, nel quinto viene sottolineata l’importanza di avere accesso a un’informazione accurata sul proprio consumo di elettricità e gas, per poter regolare il proprio consumo energetico.
Anche se con le delibere in corso di emanazione in questi giorni (Sistema Informativo Integrato sostenuto da Arera) qualche cosa in tal senso si sta facendo, l’utente finale in Italia sembra essere il grande dimenticato dall’evoluzione del settore.
In Gran Bretagna uno studio ha analizzato il momento in cui il cliente/utente si sente più coinvolto e comprendere al meglio i vantaggi dello smart metering. La risposta, anche se di primo impatto può sembrare strana, è stata nel momento dell’installazione, insieme al tecnico, dato che in quel momento c’è un contatto diretto e si viene realmente coinvolti.
Oggi, in Italia, lo smart meter gas non offre ancora un contributo concreto in termini di efficienza energetica: i dati sono mensili nonostante i contatori abbiano curve giornaliere. Occorre, in tal senso, focalizzarsi sulla disponibilità dei dati al cliente e coinvolgerlo in fase di installazione altrimenti i benefici saranno limitati. La consapevolezza energetica è l’obiettivo fondamentale a cui lo Smart Metering Group vuole tendere.

 

A cura della Redazione