Energie rinnovabili: scatta l’obbligo del Controllore Centrale di Impianto

La norma CEI 0-16, elaborata dal Comitato Elettrotecnico Italiano in sinergia con Arera impone di installare il dispositivo ai proprietari di impianti di produzione di energia elettrica di taglia superiore a 1MW, connessi in Media Tensione come previsto dall’adeguamento tecnico istituito dalla delibera Arera 540/2021/R/EEL del 2021

Il maggiore ricorso alle rinnovabili e la diffusione di impianti di auto generazione di energia rende fondamentali le operazioni di controllo della rete per garantirne stabilità e continuità di servizio. A tale proposito, la norma CEI 0-16 stabilisce dei parametri tecnici relativi alla connessione degli utenti alle reti elettriche in Alta e Media Tensione su tutto il territorio nazionale.

Il Controllore Centrale di Impianto

Tra le novità apportate dalla direttiva emerge l’obbligo, per i proprietari di impianti di produzione di energia elettrica di taglia superiore a 1MW, connessi in Media Tensione, di dotarsi di un nuovo dispositivo: il Controllore Centrale di Impianto (CCI), che svolge un’attività di controllo e monitoraggio necessaria per la gestione del mercato di dispacciamento, dal momento che acquisisce, in tempo reale, le misure relative alle grandezze elettriche dell’impianto e le invia ai gestori della rete.

Incentivi per l’installazione

Rispetto l’obbligatorietà imposta da Arera sono previste alcune differenze tra gli impianti nuovi e quelli già in esercizio.

Nello specifico gli impianti che inizieranno ad operare dopo il 01/04/2023 sono soggetti alla Delibera 540/2021; mentre quelli già esistenti devono effettuare un adeguamento tecnico alla Delibera 540/2021 entro il 31 maggio 2024, potendo usufruire di incentivi forfettari per chi si adegua prima:

  • € 10.000, entro il 31 luglio 2023;
  • € 7.500, entro il 31 ottobre 2023;
  • € 5.000, entro il 30 gennaio 2024;
  • € 2.500, entro il 31 maggio 2024.