L’Unione europea valuta il ricorso allo Smart Metering per fronteggiare la crisi energetica

Per ridurre i consumi di energia del 10%, di cui almeno il 5% nelle ore di punta, si pensa all’utilizzo di contatori intelligenti, in grado di abbassare anche da remoto la potenza dell’elettricità inviata nelle case.

Con l’avvicinarsi dell’inverno torna la paura del caro energia, che rischia di mettere in ginocchio famiglie e imprese in difficoltà. Per limitare i danni, i responsabili politici europei saranno chiamati a mettere in atto misure concrete per scongiurare l’impennata dei prezzi.

La Commissione europea sembrerebbe essere in procinto di presentare a Strasburgo un piano per il contenimento dei consumi di energia elettrica e del gas, che prevede di ridurre la potenza dei contatori delle abitazioni private nelle ore di picco, ossia dalle 8 alle 19.

La soluzione smart metering

Una bozza del piano Ue illustra come sia possibile rendere obbligatorio il razionamento dell’energia elettrica (mentre quello del gas rimane volontario) grazie all’utilizzo di contatori intelligenti che consentono da remoto di ridurre la potenza dell’elettricità fornita. Le società di distribuzione, infatti, hanno installato nei condomini già in questi anni smart metering di seconda generazione, ossia quei sistemi che – come spiega l’autorità di regolamentazione dell’energia Arera – consentono la telelettura e la telegestione dei contatori di energia elettrica, gas e acqua.

Le conseguenze dell’abbassamento di potenza

Si stima che, qualora venisse adottato questo provvedimento, gli elettrodomestici non potranno più funzionare contemporaneamente a pieno regime, determinando una riduzione dei consumi da 3,7 a 2,7 kWH.

Sarebbe comunque possibile escludere dal taglio le macchine salva-vita, dal momento che le utenze a cui sono attaccati questi apparecchi sono segnalate.

Nelle prossime settimane l’Unione europea dovrà mettere a punto il piano, che potrebbe essere approvato definitivamente in occasione del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre a Bruxelles. Pare che la Commissione Ue stia spingendo per l’obbligatorietà del taglio dell’elettricità, mentre gli Stati Membri sarebbero in favore della volontarietà.