VI SMART UTILITY OPEN METER 2018. LA CONFERMA DI UN CAMBIO DI PARADIGMA

VI SMART UTILITY OPEN METER 2018. LA CONFERMA DI UN CAMBIO DI PARADIGMA

Emanuele Martinelli

 

Quando abbiamo dato il via alla prima edizione 6 anni fa dando questo titolo al nostro percorso dedicato alla misura, pur avendo avuto una buona intuizione difficilmente sarebbe stato prevedibile il fatto che questi 4 termini “Smart – Utility – Open – Meter” avrebbero in fondo rappresentato un cambio di prospettiva e quindi di paradigma su più fronti.

Il termine Smart ha preso connotazioni sempre più reali diventando patrimonio comune non solo tecnologico; le Utility sono in continua trasformazione assumendo il ruolo fondamentale di centro dell’innovazione per le nostre città; il mondo è diventato Open e interconnesso attraverso digitalizzazione e IoT; il Meter sta al cuore di ogni processo di efficientamento.

Ma soprattutto l’adozione di Smart Meter nei settori elettrico e gas ha aperto il fronte a una nuova cultura che oggi si confronta con visioni di città interconnesse e di piattaforme dati che si parlano e forniscono informazioni. Un mondo sempre più Open, che ha al centro processi Smart, con al cuore Meter avanzati per dare servizi di pubblica utilità sempre più di qualità. Questa sesta edizione dello SUOM ha dunque nuovamente ribadito che lo Smart Metering Group di Anie CSI vuole essere sia strumento utile che centro di questo processo evolutivo, naturalmente in dialogo con tutte le parti che ne costituiscono la filiera.

La presenza durante l’evento di esponenti di rilievo che faranno parte peraltro del Comitato Tecnico Scientifico che l’associazione ha da poco riunito ha dato un segnale più al settore che all’associazione stessa, nel voler ribadire che ogni processo che porti con sé non solo elementi di novità ma di qualità, necessita di competenze trasversali, di apertura a contaminazioni, di abbattimento di muri culturali. Un segnale forte nei confronti di tutti i soggetti che rappresentano i diversi comparti dei sistemi a rete, in particolare verso un mercato che necessita certamente di un assetto regolatorio adeguato ma che deve con coraggio aprirsi senza più resistenze all’innovazione nelle sue diverse declinazioni.

Parlare di Smart Meter per il settore idrico per esempio non è più un taboo, ma una realtà da cui un gestore illuminato non potrà prescindere se vorrà avere dati qualitativi, fatturazioni “etiche”, capacità di pianificazione.

 

Vincenzo Quintani. Gestire la complessità attraverso cultura e travaso di conoscenza

 

“Alle reti sono richieste performance molto più alte rispetto al passato – ha affermato introducendo i lavori Vincenzo Quintani, coordinatore dello Smart Metering Group – giustificate dall’evoluzione tecnologica in continuo divenire. Gli operatori si trovano a gestire complessità impensabili fino a qualche tempo fa, dovute a un trend significativo verso la digitalizzazione delle reti. Inoltre, si registra uno scenario che vede utenti molto più consapevoli, siamo al contatore elettrico smart di seconda generazione, abbiamo a che fare con prosumer che pretendono una maggiore consapevolezza, con la decentralizzazione delle reti, con lo stoccaggio dell’energia anche lato utente. Il livello di complessità dunque si è evoluto, con una distribuzione non più passiva ma bidirezionale. Abbiamo sentito l’esigenza di affrontare questo nuovo scenario con nuovi strumenti scientifici e tecnici, attraverso il contributo di realtà diverse della filiera, e con un confronto diretto con le istituzioni perché si arrivasse insieme perlomeno a condividere informazioni ed esperienze in maniera del tutto trasparente ed agnostica. La velocità di scambi informativi è elemento fondamentale per far evolvere le reti di distribuzione in un momento critico come l’attuale, che vede in corso roll out importanti per gas ed elettricità e che registrerà una sicura accelerazione sull’acqua. Scegliere le best practice più adeguate è compito di tutto il sistema, tenendo sempre ben presenti due principi: nessun pregiudizio, fare attività di divulgazione e acculturamento per far crescere expertise sul tema. A questo proposito dopo la costituzione del Comitato Scientifico organizzeremo una Smart Metering Academy per far crescere attraverso formazione mirata figure professionali in grado di affrontare in modo adeguato opportunità e criticità che il comparto presenta. Desideriamo sempre più mettere a disposizione delle aziende, utitility ed enti regolatori professionalità in grado di confrontarsi con senso critico e forza propositiva. Abbiamo dunque creato due ambienti: quello legato a incontri come lo SUOM in grado di fare network e aggregare gli stakeholders, insieme a tavole rotonde e workshop sui territori che andremo a promuovere nei prossimi mesi; e un sito ad hoc (www.smg-anie.it), un’agorà virtuale che invitiamo tutti a utilizzare per contribuire a far crescere cultura e innovazione con un perimetro sempre più allargato di attori che lo popoleranno.”

 

Furio Cascetta. Un provvedimento rivoluzionario per fare

 

In qualità di referente del Comitato Scientifico dello Smart Metering Group ANIE CSI è intervenuto il professor Furio Cascetta che si è soffermato sul decreto 93 del 2017. “Lo trovo un provvedimento a suo modo rivoluzionario – ha dichiarato – una pietra miliare dopo l’introduzione della MID. Il decreto introduce in particolare tre principi: 1) verifica periodica da parte degli organismi accreditati; 2) controllo casuale effettuato dalle Camere di Commercio anche attraverso laboratori accreditati (per esempio per un contenzioso promosso da un cittadino); 3) vigilanza sugli strumenti per l’accertamento di conformità della marcatura, dove si chiede alle Camere di Commercio la taratura degli apparecchi stessi.

Da segnalare l’allegato 4 del decreto, che fissa il periodo di verifica periodica per i contatori gas e acqua, dove il legislatore è intervenuto specificando e diversificando il comportamento tra contatori meccanici e statici. Nel campo dell’acqua (sia fredda che calda), ad esempio, viene assegnato ai misuratori statici un intervallo di tempo più ampio, 13 anni rispetto ai 10 dei contatori meccanici, e per portate diverse. Viene indicata una differenza tra acqua calda (calore, energia termica) e fredda. Nelle misure di gas, invece, e in quelli dell’energia elettrica non viene confermato il maggior intervallo di tempo per la verifica periodica a favore delle tecnologie statiche. I contatori elettromeccanici di energia elettrica (quelli che ormai non esistono più) hanno una vita “autorizzata” di 18 anni che forse viene più da un’impostazione legata all’ammortamento che non dalla tecnologia di misura che ha portato i contatori elettrici statici a bassa tensione ad un intervallo pari a 15 anni. E-distribuzione sta sostituendo fra 25 e 30 milioni di contatori elettrici; sono passati 15 anni e stanno introducendo meter ancora più evoluti (di seconda generazione 2G), più smart sia nella parte statica che per la comunicazione dei dati, che guarda molto al cliente. Molti osservatori tecnici ed economici si chiedono se converrà sostituire o sottoporre i contatori d’utenza di tipo residenziali alla verifica periodica ed eventualmente allungare la vita del meter stesso. Questo lo deciderà il mercato anche se E-distribuzione ci fa capire che più il contatore è piccolo di taglia e più si potrà andare in sostituzione, con costi complessivamente inferiori rispetto alla verificazione. Mentre per i contatori industriali che hanno un alto valore economico e tecnologico ci aspettiamo che il mercato faccia scelte diverse; in questo senso le aziende faranno le loro valutazioni.

Concludendo, mi sembra si possa affermate che il DM 93/2017 abbia colmato un vuoto normativo (assenza di un decreto che in maniera organica ed armonizzata tratti la materia della verifica periodica degli strumenti di misura MID), restituendo dignità e rispetto alla misura. Gli strumenti di misura per uso fiscale non potranno più essere installati e “dimenticati” in campo sine die(a tempo indeterminato), ma al contrario verranno registrati sul libretto metrologico i dati salienti della “vita” del contatore, come la data di inizio attività di misura (messa in servizio del meter) e tutti gli eventuali interventi di verificazione periodica.”